I piani cottura a gas e a induzione

All’acquisto di una nuova abitazione o più semplicemente di una nuova cucina, la scelta tra piano cottura a gas e piano cottura a induzione è spesso una delle decisioni più sofferte. Sebbene i tradizionali fuochi a fiamma non siano affatto superati, i sistemi a induzione sono presenti sul mercato ormai da parecchi anni. C’è dunque da capire se si voglia sperimentare questo nuovo sistema di cottura già ampiamente utilizzato in tutta Europa, o se invece si preferisce rimanere fedeli al classico piano a gas per motivi di praticità. Al giorno d’oggi i due sistemi sono ben conosciuti ma proviamo di seguito a fornirvi qualche consiglio per guidarvi in questa ardua scelta.

Il piano cottura a gas

Il piano cottura a gas, quello più tradizionale dei due, permette di utilizzare la fiamma viva per la cottura delle pietanze.

Ecco alcuni vantaggi di questo tipo di piano cottura:

• funzionano con qualunque tipo di pentola;
• hanno un costo più contenuto;
• regolare il calore è molto facile;
• il gas ha un costo leggermente inferiore.

Mentre gli svantaggi sono:

• una minore efficienza, parte del calore infatti si disperde durante la cottura;
• una minore sicurezza, se dimenticato aperto il gas può risultare molto pericoloso.

Il piano cottura a induzione

Queste tipologie di piani utilizzano una tecnologia capace di far scaldare il piano tramite un campo magnetico. Solitamente i piani a induzione vengono realizzati in vetroceramica. La regolazione della temperatura avviene per mezzo di tasti touch.

Qualora si scegliesse questo tipo di piano occorre accertarsi di avere sufficiente energia per poterli utilizzare, aumentando l’impegnativa energetica ad almeno 4,5 kW. L’ideale sarebbe avere una linea interamente dedicata provvista di un interruttore di sicurezza.

Osserviamo i vantaggi del piano a induzione:

• elevata efficienza;
• hanno un costo più contenuto;
• controllo della temperatura di cottura e conseguente cottura uniforme;
• facilità di pulizia del piano.

Per quanto riguarda gli svantaggi invece:

• necessità dell’installazione di una cappa per provvedere all’aspirazione della notevole quantità di vapore prodotta durante la cottura;
• necessità dell’utilizzo di pentole apposite, sono dunque inutilizzabili pentole in rame e di coccio;
• maggior consumo energetico.

Il piano cottura ibrido

In commercio esistono tuttavia anche dei piani cottura definiti “ibridi”, capaci di unire le qualità della cottura a gas con la velocità dei sistemi a induzione. Questi tipi di piano generalmente presentano un fuoco a gas e 4 zone a induzione. Potrebbero essere il giusto compromesso per coloro che si sentono divisi nella scelta.

I costi

Nonostante il piano a induzione abbia un costo di poco superiore rispetto al tradizionale a gas, è bene ponderare la scelta in un’ottica più ampia.

Nel caso di un’abitazione di nuova costruzione, ad esempio provvista di un sistema autonomo di produzione dell’energia come un impianto fotovoltaico, si ha la possibilità di non effettuare nessun allacciamento al gas (servizio che presenta delle spese fisse) attraverso l’inserimento di un piano a induzione per la cottura delle pietanze.

Nel caso inverso invece, la propria abitazione sia provvista del classico riscaldamento a termosifone, con caldaia a gas, e dunque senza produzione autonoma di energia, il piano cottura a induzione non risulta conveniente.